Natale e la mia solitudine

Quante parole si sono pronunciate e scritte, su quella Notte! Una Notte durante la quale l’Infinito ha baciato la Terra!

Nessuno lo sapeva. Ne aveva sentore la Donna che per nove mesi ha sognato il suo Bimbo, forse il miracolo più inatteso e straordinario d’ogni epoca…
Immagino di quanto amore fu colmo il primo sguardo che Maria rivolse a Gesù e l’infinta tenerezza con la quale Giuseppe lo prese fra le braccia per cullarlo, per consolargli il pianto, per osservare, finalmente, il prezioso Dono del Cielo.

Visse con loro trent’anni. Chissà quante volte Gesù ha abbracciato i suoi genitori terreni, quante volte avrà loro sorriso, ascoltandoli, essendo consapevole di ciò che li attendeva. Sapendo che li avrebbe lasciati in quella casupola che profumava di legna e sul pavimento della quale si sparpagliavano segatura e trucioli…

Natale torna e mi meraviglia, mi affascina, mi invita a riflettere sulla Vita, sull’Amore che ho ricevuto dai miei genitori, ormai diventati anime che spero giunte nell’Infinito. Sulla mia solitudine che talvolta, pur essendo circondata da mille persone, mi avvolge.

Il Bimbo Gesù, adagiato su una manciata di paglia, nel Presepe, sembra guardarmi. Mi tuffo nelle Sue braccia spalancate e sento riscaldarmi il cuore.

Sgorga in me questa riflessione, che volentieri offro a chi ha sostato per leggere queste righe, ma, soprattutto a chi vive (o ha vissuto) l’esperienza di udire l’affievolirsi e poi lo spegnersi delle voci più amate.

Mi piace paragonare la solitudine, ad un vaso.
Un vaso vuoto è un oggetto inutile e persino triste, ma se lo
si riempie di fiori o, meglio ancora, di terra nella quale adagiare uno o più semi che diventeranno piantine e poi fiori, il vaso acquisterà bellezza e addirittura valore.

Spero di riuscire ancora a regalare alla mia solitudine, mille fiori colorati, o innumerevoli semini da innaffiare ogni giorno con l’Acqua della Fiducia, da riscaldare col sole della Speranza, da accarezzare col pensiero, vegliando sul loro sonno, tenendo accesa la Luce dell’Amore.

L’umanità intera, abbandoni ogni perplessità e si lasci avvolgere dall’intenso fascino della Notte Santa.

L’esistenza terrena di Gesù è la sublime Poesia d’Amore scritta da Dio, per ogni cuore che pulsa, che talvolta si sente smarrito e solo. Possa ognuno innamorarsi sempre più del prodigioso miracolo della Vita!

Enrica Vercellone

Natale 2022

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Enrica Vercellone è autrice del libro “La margherita e il vento e altre favole”, illustrato da Claudia Ferraris.